Luigi XIII: vi sveliamo tutti i segreti delle pizza più cara del mondo. La produce un pizzaiolo di Agropoli

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Un particolare della pizza Luigi XIII, la più costosa del mondo, prodotta dal pizzaiolo Renato Viola di Agropoli (Salerno)

di Redazione FdS

luigiXIII Ha deciso di intitolarla al re di Francia Luigi XIII (1601-1643), padre del mitico ‘Re Sole’ Luigi XIV, e del casato borbonico francese ha tutto il fasto, almeno quello che si riflette nel prezzo stratosferico che occorre pagare per procurarsela: ben 8 mila e 300 euro (circa 12 mila dollari). E’ la speciale pizza prodotta dal pizzaiolo campano Renato Viola, di Agropoli, cittadina in provincia di Salerno situata a pochi chilometri dal celebre parco archeologico di Paestum, sede degli splendidi templi greci noti in tutto il mondo.

E’ molto probabile che finisca nel piatto solo di qualche magnate russo arricchito, ma senza dubbio fa scena, come certi abiti folli che nessuno indosserà mai se non le modelle sulla passerella di qualche stilista stravagante. Ma cosa avrà mai di così prezioso questa pizza? Proviamo a scorrerne le caratteristiche così come elencate dal suo stesso creatore sul sito personale che alla pizza Luigi XIII, opportunamente denominata “very expensive pizza”,  dedica un’intera sezione.

E’ di piccole dimensioni avendo un diametro di appena 20 cm ed è concepita per essere consumata da due persone. Viene servita rigorosamente a domicilio da un team di catering formato dallo stesso pizzaiolo Renato Viola, da un sommelier e da uno chef.  L’impasto, altamente digeribile, è preparato con dovuto anticipo in modo da garantire alla massa una lievitazione di ben 72 ore. La pizza viene servita con piatti e posate in servizio esclusivo ad edizione limitata.

Passiamo agli ingredienti dell’impasto: la farina impiegata per l’impasto è rigorosamente biologica, con certificazione A.I.A.B.; per la lievitazione viene utilizzato un mix di lievito naturale e lievito di birra; il sale è quello australiano Murray River, raccolto nel bacino del Murray; ha la caratteristica di essere color rosa albicocca e solo i cristalli più belli sono commercializzati nel mondo. Insostituibile per il suo sapore, è una delle qualità di sale più usate dagli chef.

Per quanto riguarda l’insieme degli ingredienti che definiscono il gusto tipico della pizza Luigi XIII, troviamo una sequenza di materie prime il cui valore di mercato, oltre a tutto il resto, giustifica il prezzo stellare di questo stravagante oggetto del desiderio che, sotto sotto, – ma la cosa non è apertamente dichiarata dal suo creatore – ha la pretesa di essere una vera e propria ”bomba” afrodisiaca. Ecco il regale elenco:

Caviale Oscietra Reale Prestigio

L’Oscietra Reale Prestigio, è una selezione particolare dell’oscietra. Le uova sono di grossa taglia e il gusto è molto dolce con un vago aroma di nocciola.

Caviar Kaspia Oscietra Reale Classico

Lo storione dal quale viene ricavato, vive vicino alle coste iraniane e nel sud dell’area Caspica. Lungo sino a 2 metri, può pesare fino a 200 kg. Mediamente misura 1,2 m. e pesa tra i 20 e gli 80 kg. Il colore delle uova è sul marrone scuro. Le uova possono arrivare a misurare fino a quasi 2 mm. di diametro. Il sapore raffinato; un gusto rifinito ed un vago aroma di nocciola che gli conferisce un profumo inconfondibile.

Caviar Kaspia Beluga

Beluga vive nell’area Caspio-Danubiana ed è lo storione più raro, perché non si riesce a pescarne più di 100 esemplari all’anno. Può arrivare ad una lunghezza di 4 metri ed oltre e ad un peso superiore ai 1000 kg. Normalmente vengono pescati esemplari del peso di 40 fino 300 kg. dai quali si ricava circa il 15% di caviale. Il colore delle uova va da un grigio perla ad un grigio scuro. La grandezza dei suoi grani e la delicatezza della pelle, lo rendono inimitabile e visivamente molto diverso dagli altri caviali. Le uova possono arrivare a misurare fino a 2,5/3 mm. di diametro. Ha un sapore eccellente, morbido, cremoso e deciso.

Dagli esotismi per portafogli a mantice passiamo alle ricercatezze mediterranee non meno ”expensive”:  gamberoni rossi di Acciaroli (Cilento), aragosta di Palinuro (Aragosta Palinurus Elephas), cicala del Mediterraneo (Squilla mantis), mozzarella di bufala campana biologica DOP.

Chiudiamo con il super-beverage di accompagnamento:

Cognac Louis XIII Remy Martin

Il cognac di più alta qualità sul mercato oggi. Indubbiamente il migliore del mondo. Alla Regina Elizabeth II è stato servito il Louis XIII Grande Champagne nel palazzo di Versailles, in onore della sua visita in Francia nel 1957. Winston Churchill ha celebrato la sua vittoria alle elezioni nel 1951 con questo Cognac. Anche il cinema si è appropriato del Louis XIII mostrandolo in recenti produzioni cinematografiche con Tom Cruise. Per produrre questo prestigioso cognac vengono usate solo le uve provenienti dalle regione di Grande Champagne, sinonimo di qualità unica e esclusiva. Contiene numerose miscele di eaux-de-vie di età compresa tra i 40 ed i 100 anni di età. Un must have per collezionisti.

Champagne Clos Du Mesnil 1995 Krug

E’ uno champagne estremamente elegante, ben bilanciato. Ha un colore giallo oro, un bouquet intensificato dalle note di Chardonnay, tipico del Krug. Complesso, ricco, strutturato con note di frutta, di agrumi. Ottimo per accompagnare dessert ma accompagna benissimo piatti di pesce raffinati e salsati.

Cardenal Mendoza Carta Real Sanchez Romate Finos

Cardenal Mendoza Carta Real nasce con l’intenzione di soddisfare i consumatori piu’ esigenti dei Brandy. Un secondo millennio merita una cosa esclusiva. Nel 1981, ma con gli occhi gia’ posti al nuovo secolo, Sanchez Romate H.nos inizio’ una Riserva di Cardenal Mendoza. Questa rimase salvaguardata per 18 lunghi anni, curata solo dalle sue capacita’ di invecchiamento e cullata dal tempo. Gli anni hanno conformato un Brandy speciale e unico. Una presentazione sobria ed elegante come è il Cardenal Mendoza “Carta Real”. In una bottiglia esclusiva, numerata e serigrafata, con etichetta ritoccata a mano e presentata in una confezione di metallo in toni d’oro.

Siete pronti per chiedere un mutuo?

fonte: www.renatoviola.it

 

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