La calabrese Caterina Ceraudo è Donna Chef 2017 per la Guida Michelin

La chef calabrese Caterina Ceraudo - Ph. Manuela Laiacona

La chef calabrese Caterina Ceraudo – Ph. Manuela Laiacona

di Redazione FdS

Il suo esordio in cucina nel ristorante di famiglia, il Dattilo di Strongoli (paese di poco più di 6 mila abitanti in provincia di Crotone), risale a circa sei anni fa mentre nel 2012, grazie al suo talento, il ristorante è arrivato a fregiarsi di una stella Michelin, riconoscimento che la prestigiosa guida francese assegna alle strutture con una cucina di ottimo livello che rispetta la tradizione ma lascia emergere la creatività e la mano dello chef. Lei è la giovane calabrese Caterina Ceraudo, 29 anni, una laurea in Enologia e Viticoltura a Pisa e un corso alla Scuola di alta formazione di Niko Romito a Castel di Sangro, neo vincitrice del premio Donna Chef 2017, assegnato da Michelin alla miglior cuoca dell’anno nell’ambito dell’Atelier des Grandes Dames, network di talenti femminili dell’alta ristorazione voluto da Veuve Clicquot, maison di champagne luxury fin dal 1772. Del resto c’è una certa consonanza fra la determinazione di Caterina Ceraudo e quella di Barbe Nicole Ponsardin, la giovane donna che a 27 anni, nei primi dell’Ottocento, prese le redini della celebre casa produttrice di champagne, diventando una delle prime imprenditrici dei tempi moderni. L’Atelier des Grandes Dames, istituito lo scorso anno, comprende al momento 13 donne chef fra le quali appunto la stessa Caterina Ceraudo. Ne fanno parte inoltre Martina Caruso, Maria Cicorella, Tina Cosenza, Michelina Fischetti, Giuliana Germiniasi, Antonia Klugmann, Isa Mazzocchi, Aurora Mazzucchelli, Fabrizia Meroi, Anna Tuti, Marianna Vitale, Mara Zanetti.

Per gli ispettori della Michelin, quella di Caterina è “una cucina moderna e allo stesso tempo non complicata, in cui il sapore è spesso bilanciato da giuste dosi di acidità e dolcezza”. Il premio che con questa motivazione le è stato tributato, va in qualche modo a controbilanciare l’ultima selezione di nuove stelle Michelin assegnate in Italia a soli uomini e ad evidenziare la grande passione con cui Caterina Ceraudo conduce la cucina di un ristorante al centro di un’azienda agricola biologica in cui orti, vigneti e uliveti forniscono i prodotti per la sua cucina del territorio, semplice e ricca di sapore. Semplicità e gusto che, insieme a essenzialità e leggerezza, sono le qualità in cui si riassume lo stile di una chef che, per sua stessa ammissione, punta in cucina “ad arrivare all’essenza” e a “promuovere uno stile di vita sano”, mission che Caterina vive con “un forte senso di responsabilità”, consapevole del fatto che “cucinare è un lavoro bellissimo e di grande spessore culturale”.

La giovane chef si è detta felice per il riconoscimento sebbene abbia tenuto a sottolineare la centralità del talento più che del genere, in qualsiasi ambito professionale. Rimane tuttavia utile – ha aggiunto – sostenere le donne in un lavoro come questo per permettere alle giovani iscritte alle scuole di cucina di aspirare, senza timori e a dispetto dei pregiudizi, a risultati di alto livello. Le parole di Caterina sono di grande sostegno a un settore – quello della ristorazione al femminile – in cui ancora dominano stipendi più bassi rispetto a quelli dei colleghi maschi, pregiudizi e una scarsa attenzione mediatica. Si dice tuttavia convinta che le cose stiano finalmente cambiando e che con la giusta volontà e organizzazione le donne possano fare tutto.

Innamorata profondamente della sua terra, sogna per essa una rinascita e intanto spera “che la gente si svegli, ne capisca il valore e continui ad investirci”, filosofia che ha spinto Caterina nel 2015 ad aderire a Cooking Soon format di comunicazione gastronomica e promozione del territorio ideato e coordinato da Giovanni Gagliardi di Vinocalabrese.it e dalla giornalista e videomaker Manuela Laiacona, un progetto che vede 8 giovani chef pronti a collaborare per far diventare la Calabria una tendenza nello scenario nazionale e internazionale del food.

Il premio Michelin all’imprenditoria rosa nel settore ristorazione va ad aggiungersi ai premi già assegnati lo scorso novembre in occasione della presentazione della 62ma edizione della Guida Michelin Italia, quale omaggio a quegli italiani che contribuiscono all’eccellenza del patrimonio culturale del Bel Paese: si tratta dei premi Giovane Chef Michelin Italia 2017 e Qualità nel tempo Michelin Italia 2017, assegnati rispettivamente a Federico Gallo, Locanda del Pilone, ad Alba, e al Ristorante San Domenico, a Imola.

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