La Bellezza salverà il mondo? La risposta al primo meeting dei “fabbricanti di Bellezza” del Mediterraneo

Foto di Gruppo - Conferenza Cisternino

Puglia – Foto di gruppo dei partecipanti alla Prima Conferenza dei Borghi più Belli del Mediterraneo, Cisternino (Brindisi) 26 ottobre 2013 – Ph. © Ferruccio Cornicello – All rights reserved Feart ®

di Enzo Garofalo

Amano definirsi “fabbricanti di bellezza” e si sono dati appuntamento il 26 ottobre scorso a Cisternino (Brindisi), presso il Teatro Comunale Paolo Grassi, per un giorno trasformato in una sorta di sede diplomatica. Scopo della Prima Conferenza dei Borghi più Belli del Mediterraneo, che li ha visti protagonisti, è stato quello di dare l’avvio ad un progetto che, ove riuscisse realmente a portare a compimento la rete di virtuosi rapporti e attività che si ripromette di tessere, muterebbe il destino di luoghi ricchi di straordinari patrimoni culturali e ambientali ma condannati spesso a forme di ingiustificabile marginalità per mancanza di politiche di tutela, valorizzazione, promozione. Le parole d’ordine, circolate nelle lingue più diverse durante l’intensa giornata, sono state: educazione (se non si educano le nuove generazioni alla salvaguardia della propria identità culturale, radicata innanzitutto nei luoghi d’origine, questi sono candidati all’incuria e al decadimento); comunicazione e marketing territoriale (un luogo, come qualsiasi bene che non si voglia considerare un peso morto, ma un valore in grado di avere ripercussioni positive anche di tipo economico sulla collettività, deve essere seriamente e strategicamente divulgato e promosso); coinvolgimento delle comunità locali (è impensabile continuare a concepire l’esperienza turistica come una impersonale ‘merce’ di consumo, avulsa da un rapporto intenso con le comunità locali che sono l’anima stessa dei luoghi).

Ma chi sono questi “fabbricanti di bellezza”? Per dar corpo ad una nuova visione del rapporto con il territorio, che trasformi il turismo in una vera risorsa, in una valida alternativa all’emigrazione e all’abbandono di interi paesi per mancanza di prospettive occupazionali, Fiorello Primi – presidente dell’associazione dei Borghi più Belli d’Italia e vicepresidente del club “Les plus beaux villages de la Terre” –  di concerto con l’ANCI e con una numerosa serie di soggetti pubblici e  privati (fra gli altri Regione Puglia, Unione Europea, UPI-Unione Province d’Italia, AICCRE – Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, CIHEAM Istituto Agronomico Mediterraneo ed il Gal Valle d’Itria),  ha voluto convocare a Cisternino un ampio numero di paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. Il progetto è quello di creare una rete internazionale che muovendo dalla felice esperienza di alcuni club nazionali già esistenti – come quelli italiano e spagnolo –  e creandone di nuovi lì dove mancano, sia in grado di contribuire a salvaguardare, conservare e rivitalizzare piccoli centri che, posti fuori dai principali circuiti turistici, rischiano, nonostante il loro valore, di essere dimenticati con conseguente degrado, spopolamento e abbandono.

L’obiettivo della prima Conferenza di Cisternino, patrocinata dal Ministero per lo Sviluppo Economico e subito omaggiata della Medaglia del Presidente della Repubblica Napolitano,  è dunque quello di stimolare la nascita di nuove reti nazionali che valorizzino le bellezze di borghi storici, paesaggi, tradizioni culturali ed enogastronomiche; una iniziativa che, in questo momento di grave crisi economica ma anche di valori e di solidarietà, potrebbe diventare punto di partenza per la costruzione di una nuova prospettiva futura, sulla base degli elementi caratterizzanti il territorio. “L’obiettivo ideale, che a qualcuno potrebbe sembrare utopistico – ha dichiarato Primi – è quello di arrivare a creare, in un domani non troppo lontano, l’ONU della Bellezza, espressione del ripensamento del nostro rapporto con il mondo secondo un nuovo modello di sviluppo basato su un’economia sostenibile che passa attraverso la riscoperta del valore dei luoghi in cui viviamo.  Non si tratta di promuovere forme di ottuso localismo, ma di riscoprire importanti valori identitari da condividere con il resto del mondo, trasformando le differenze in ricchezza, culturale ed economica. Cominciamo a farlo tutti  insieme costruendo sul patrimonio morale e immateriale di cui disponiamo un modello di sviluppo solidale che miri a coinvolgere le popolazioni nella produzione di ricchezza partendo dalla Bellezza. Oggi si parla del Mediterraneo per i terribili drammi umanitari che si stanno verificando ma è ancora possibile agire perché questo mare diventi sede di uno sviluppo integrato e pacifico basato sul dialogo. Vogliamo – ha concluso – innescare un processo per cui la Bellezza riesca a produrre economia, attirando investimenti su territori che hanno in essa la loro impareggiabile qualità. In tale senso fare rete è un elemento di propulsione di cui chi agisce in solitaria difficilmente potrebbe beneficiare. Lo dimostra la nostra associazione italiana, forte oggi di 220 borghi e diventata anche un brand spendibile all’estero attraverso i tour operators.”.

Intanto a  Cisternino – località ammessa da tempo fra i Borghi più belli d’Italia e da quest’anno sede della Conferenza  del Mediterraneo voluta fortemente dal Comune con grande impiego di energie –  è stato presentato e sottoscritto il Protocollo d’Intesa per la creazione di nuove reti nazionali di “Borghi più belli nell’area del Mediterraneo”. Delegazioni di diversi paesi (mancavano quelli del nord Africa che saranno invitati in sessioni future della Conferenza) sono intervenuti per far conoscere, tramite associazioni e loro rappresentanti, alcuni dei borghi più significativi del proprio paese, illustrati con video e descrizioni. Italia, Spagna, Albania (presente anche l’ambasciatore a Roma Neritan Ceka), Turchia, Bosnia- Herzegovina Repubblica Srpska, Montenegro, Croazia,  Malta, Israele, Palestina, hanno quindi siglato lo storico accordo per promuovere la nascita di nuove reti nazionali di borghi che si ispireranno agli statuti delle associazioni nazionali e internazionali già esistenti, fissando dei parametri seri di qualità su cui andrà a basarsi la certificazione di “Borghi più belli del Mediterraneo”. Ogni rete nazionale avrà un suo rappresentante che si relazionerà con i propri colleghi e con le attività di ‘sistema’ che si andranno nel tempo ad organizzare, a cominciare da un incontro preparatorio che si terrà a Creta prima della nuova Conferenza di Cisternino del 2014.

Donato Baccaro, sindaco di Cisternino, ha definito questa Conferenzala prima tappa di un percorso, certo lungo e faticoso, per riportare il Mediterraneo ad essere il mare della conoscenza e della solidarietà”. Citando invece M. Luther King, Onofrio Introna, presidente del Consiglio Regionale della Puglia, ha aggiunto: “Abbiamo un sogno…quello di vivere in un mondo di pace dove si ponga al primo posto il rispetto del prossimo e dell’ambiente. Finalmenteha proseguitosi cominciano a considerare l’ambiente, il fascino paesaggistico, gli abitati integri, quali importanti leve di sviluppo economico. Io vedo i borghi come l’espressione di un tacito patto di non aggressione verso l’ambiente che i nostri padri seppero mettere in atto. Occorre rinnovare quel patto recuperando il bello, il sano, il naturale: solo così la Bellezza può trasformarsi in fattore di sviluppo. La Regione che qui rappresento ha optato per la tutela dell’ecosistema, dopo anni di utilizzo del territorio come un kleenex usa e getta. Ritengo pertanto giusto che anche i cittadini si sentano motivati a farsi sentinelle dell’integrità del territorio, ed ecco perché dico che le linee guida di questa Conferenza sono le nostre”.

Appassionato anche l’intervento del Prefetto di Brindisi Nicola Prete che, riportando il sentito apprezzamento di Napolitano per l’iniziativa, ha consegnato al sindaco la medaglia presidenziale: “I borghi antichi – ha rimarcato il Prefetto – sono l’ anima più autentica del nostro paese, da scoprire perdendosi per le loro vie ed utilizzando le guide turistiche solo come strumento di approfondimento a posteriori, altrimenti si perde il gusto della scoperta e dell’impatto diretto con i luoghi”. Victor Magiar, responsabile dell’Ufficio Internazionale dell’ANCI, ha a sua volta posto l’accento sull’importanza che il “locale” trovi il giusto punto d’incontro con il “globale”, un “rapporto necessario per garantire la sopravvivenza stessa del “locale”. Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, ha dal canto suo sottolineato “la funzione propulsiva svolta da Cisternino in questa circostanza, un ruolo che è andato positivamente oltre la sua condizione di  nota località turistica. L’apertura verso l’estero è un atto di coraggio in un momento così difficile. Pertanto mi sento di apprezzare la civiltà di questa nostra terra che si apre agli altri  laddove l’Italia non sempre si è fatta onore nel gestire l’accoglienza di quanti approdano disperati sulle nostre coste.” Godelli – sempre riferendosi ai recenti drammi del mare  – ha poi avuto parole durissime verso un’ Unione Europea “sorda di fronte a migliaia di persone che cercano solo di costruirsi un futuro”. “Noi vogliamo – ha specificato – un domani in cui gli stranieri possano trovare del pane e un ricovero e non disperazione e morte”.  

Preziosa la testimonianza di Cosimo Lacerignola, segretario generale del CIHEAM (Centro Internazionale di Alti Sudi Agronomici Mediterranei), il quale nel dirsi convinto che la Bellezza può unire le diversità, ha ricordato come nel suo Centro, dove pur confluiscono giovani ricercatori spesso provenienti da aree in conflitto politico-militare, non ci sia mai stato un solo episodio di intolleranza o di scontro. Franco Ancona, sindaco di Martina Franca e presidente del GAL Valle d’Itria ha poi ricordato come anche l’Europa si stia muovendo nella stessa direzione promossa dalla Conferenza; accade attraverso il progetto LEADER finalizzato a sostenere programmi di sviluppo rurale ideati a livello locale al fine di rivitalizzare il territorio e creare occupazione: “ci auguriamo – ha dichiarato – che l’Europa continui a sostenere forme di sviluppo dal basso attraverso intese con le comunità e con figure professionali del territorio. La pace si costruisce sul riconoscimento delle reciproche identità e, in tal senso, possiamo dire che la stratificazione di civiltà è emblematicamente rappresentata nei nostri borghi.” Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Ente Fiera del Levante, ha a sua volta sottolineato il “valore dei paesi mediterranei quali  vero cuore d’Europa”, invitando a “smetterla di considerarli come dei luoghi marginali”.

L’europarlamentare Andrea Cozzolino nel ricordare che i borghi sono un pezzo importante di identità della cultura europea, è tornato ad evidenziare il valore della Bellezza “quale elemento portante di un nuovo modello di sviluppo”. “Occorrono – ha specificato – politiche nazionali ed europee per salvaguardare un patrimonio da portare nel futuro. Dobbiamo saper cogliere questo stimolo che ci arriva dall’associazionismo sui borghi, che meritano di essere posti ancor più al centro delle prossime politiche di sviluppo dell’Europa, magari contemplando anche delle nuove figure rappresentative che si facciano ambasciatrici a livello europeo dei borghi italiani ed esteri.” Un punto nodale è emerso dall’intervento del prof. Fabio Pollice della Società Geografica Italiana il quale ha dichiarato senza mezzi termini che “qualsiasi progetto di sviluppo che non metta al centro le comunità locali è destinato a fallire”. “Ogni cittadino – ha spiegato – ha un ruolo primario perché l’attrattiva dei borghi non sono solo le mura, ma la gente. Occorre pertanto stimolare un rapporto più intimo con il territorio e in tal senso la Società che qui rappresento si sta muovendo in modo affine a questa conferenza con un suo progetto finalizzato allo sviluppo delle comunità storiche. Potremmo unire le forze”.  Il Master su Turismo e Cultura nel Mediterraneo e la elaborazione di regole per il mondo del turismo sono infine gli strumenti utili messi sul tavolo da Francesco Losurdo e dalla Community of Mediterranean Universities (168  di  19 paesi), giustamente coinvolti “perché le Arti sono nate nei borghi e le università creando ‘conoscenza’ e formando figure professionali creano i presupposti per lo sviluppo”.

Altro momento importante della Conferenza di Cisternino è stato infine il tavolo tecnico pomeridiano relativo al programma See Net che coinvolge l’ANCI e i paesi del sud-est Europa: è una rete fra enti locali italiani e sud-est europei riuniti in un piano triennale di cooperazione decentrata, per il rafforzamento della governance dei territori nella promozione di un turismo locale sostenibile; un progetto che in tempi di crisi finanziaria globale, punta più che in passato sul fattore umano, sullo scambio di competenze tra amministrazioni di Stati diversi.

Non è mancato anche uno spunto polemico lanciato dal Comitato Salvaguardia Ambiente Territorio Cisternino che tramite volantini ha voluto segnalare ai partecipanti alla Conferenza il rischio di una devastazione del territorio naturale fra Ostuni e Cisternino ove si desse seguito al progetto di realizzazione di una strada asfaltata a doppio senso di marcia (larga 11,50 m. – la cosiddetta “strada dei colli”) che comprometterebbe gravemente l’area collinare ancora relativamente integra fra le due cittadine. La “provocazione” legittimamente  lanciata dal Comitato non è stata oggetto di dibattito durante la Conferenza, ma c’è da augurarsi che Comune di Cisternino e Regione Puglia tengano adeguatamente conto dell’impatto ambientale e della reale utilità di una tale opera pubblica, che se fosse realmente così devastante per il territorio, come denunciato dal Comitato, porrebbe tali amministrazioni in grave contraddizione con gli ideali e i propositi della Conferenza a cui hanno aderito sabato scorso.

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