GIPStech: è made in Calabria l’app per orientarsi nei grandi spazi chiusi

Il team di GIPStech. Da sin.: Matteo Faggin, Gaetano D'Aquila, Giuseppe Cutrì, Giuseppe Fedele - Fonte immagine: StartupItalia

Il team di GIPStech: Matteo Faggin, Gaetano D’Aquila, Giuseppe Cutrì, Giuseppe Fedele – Image: StartupItalia

E’ la piattaforma di localizzazione indoor più avanzata al mondo. Sviluppata da un gruppo di ingegneri calabresi, aiuta gli utenti a orientarsi nei grandi spazi chiusi e grazie alla sua precisione batte la concorrenza di colossi come Apple e Google. Recente il suo approdo all’aeroporto giapponese di Narita 

di Alessandro Novoli

Quasi cinque anni di vita, sei brevetti depositati a livello mondiale, una sfilza di premi vinti fin dagli esordi con finanziamenti che hanno permesso lo sviluppo del progetto, e infine l’incontro con Ntt Data colosso giapponese del system integration con fatturato da oltre 14 miliardi di dollari che ha in Calabria (a Cosenza) uno dei suoi centri di ricerca (gli altri sono a Tokyo e in Silicon Valley) con 230 dipendenti il 90% dei quali è del Sud Italia. Sono queste in estrema sintesi le credenziali di GIPStech, spin-off dell’Università della Calabria fondata a Cosenza dagli ingegneri calabresi Gaetano D’AquilaGiuseppe Fedele e Giuseppe Cutrì, cui si è aggiunto da subito Matteo Faggin, laurea in Ingegneria meccanica a Padova e master in Business administration presso l’Università del Maryland, responsabile della parte commerciale. A loro si deve l’ideazione di un sistema tecnologico di localizzazione nei luoghi chiusi che utilizza il campo geomagnetico terrestre come segnale guida e non richiede alcuna infrastruttura. In altri termini un equivalente del GPS in versione indoor. Se infatti il GPS ha rappresentato una rivoluzione per il posizionamento negli spazi esterni, qualcosa di simile mancava per gli spazi interni dove le persone trascorrono circa l’80% del proprio tempo e dove il tradizionale Global Positioning System non riesce ad arrivare.
 

Gaetano D'Aquila durante una presentazione all'Open Innovation Contest 7.0, Milano 2018

Gaetano D’Aquila durante una presentazione all’Open Innovation Contest 7.0, Milano 2018 – Image by GIPStech

Tutto è nato per caso, mentre Gaetano D’Aquila e Giuseppe Fedele stavano lavorando a un sensore che misura l’orientamento di un corpo nello spazio (strumento usato ad es. sugli aerei), la cui funzionalità risultava alterata dall’interferenza che sul campo magnetico terrestre produce il materiale ferroso presente negli edifici. L’intuizione è stata quella di utilizzare tale alterazione per costruire mappe che permettano di orientarsi, con lo smartphone, in un luogo chiuso. Gli ingegneri hanno così sviluppato una piattaforma di localizzazione indoor con un’avanzata tecnologia di navigazione che consente di localizzare persone e oggetti nell’ambito di qualsiasi ambiente e per qualsiasi tipo di utilizzo, là dove il GPS non è in grado di agire. La tecnologia di GIPStech lavorando con i sensori degli smartphone ed utilizzando un segnale naturale, ovvero il campo geomagnetico, non richiede costosi impianti e manutenzione. Inoltre garantisce le più alte prestazioni oggi disponibili riuscendo a sbaragliare la concorrenza di colossi come Apple e Google che hanno sviluppato sistemi simili ma con una precisione inferiore, ossia 15 metri di approssimazione contro i 3 di GIPStech. Il sistema è inoltre in grado di monitorare con precisione gli utenti che si muovono all’interno degli spazi chiusi o aperti, fornendo strumenti di raccolta e presentazione di big-data estratti dai loro movimenti.
 

Il logo di GIPStech

Il logo di GIPStech

Ci siamo occupati per la prima volta di GIPStech nel 2013 in occasione della vittoria al TechCrunch Italy, il più grande evento organizzato in Italia e dedicato alle imprese digitali; un riconoscimento giunto all’indomani dell’ottimo posizionamento nella finale della Start Cup Calabria e seguito dalla vittoria, lo stesso anno, del Premio Marzotto e del grant di 25 mila euro messo a disposizione da “Working Capital”, l’iniziativa di Telecom Italia che sostiene i migliori talenti emergenti nell’ambito del digitale. Risultati che hanno attirato l’attenzione di investitori mentre la startup cosentina continuava a lavorare sul prototipo. Nel 2014 è arrivato infatti l’importante investimento da 200 mila euro da parte di Italian Angels For Growth e qualche mese dopo la vittoria al TalentLab di CalabriaInnova; dello stesso anno sono anche il Premio Lamarck allo Smau Calabria 2014 e una menzione da parte del Consolato Italiano a San Francisco nel corso di un roadshow tecnologico in Silicon Valley. Nel 2015, unica realtà italiana, GIPStech è stata inserita da Red Herring fra le 100 startup più influenti dell’anno e ha vinto inoltre un grant da 50 mila euro nell’ambito del programma europeo per la ricerca Horizon2020. Il 2017 ha portato un premio europeo per la migliore tecnologia di localizzazione indoor e minor impatto sulle infrastrutture. Insomma un’inarrestabile ascesa coronata dall’incontro con i giapponesi di Ntt Data che hanno acquistato in licenza la tecnologia calabrese.
 

Scorcio notturno del Narita International Airport, Giappone - Ph. Adamina | ccby2.0

Scorcio notturno del Narita International Airport, Giappone – Ph. Adamina | ccby2.0

E proprio il Giappone è stato il recente campo d’azione del team di GIPStech che ha passato la scorsa estate a mappare il vastissimo aeroporto internazionale di Narita, straordinario banco di prova in occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Un colosso da 35 milioni di passeggeri l’anno al cui interno sarà finalmente facile orientarsi grazie alla applicazione ‘made in Calabria’ i cui ideatori hanno percorso 200 chilometri in 10 giorni, lavorando di notte per dribblare il traffico dei passeggeri. Ma le potenzialità d’uso di questo dispositivo non si esauriscono agli aeroporti, potendosi estendere anche ad altre strutture complesse come centri commerciali, stadi e ospedali, oppure a situazioni di emergenza come terremoti o incendi, eventi durante i quali – spiega Gaetano D’Aquila – “è possibile localizzare le persone a colpo sicuro, contribuendo a evitare tragedie”.  
 

Scorcio del Narita International Airport, Giappone - Ph. Yisris | ccby2.0

Scorcio del Narita International Airport, Giappone – Ph. Yisris | ccby2.0

Dalla collaborazione con la Ntt Data è nata inoltre una nuova tecnologia di navigazione “tattile”: grazie infatti ai sofisticati algoritmi di localizzazione di GIPStech, il dispositivo hardware Buru-Navi sviluppato da Ntt è stato completamente automatizzato integrando la piattaforma di localizzazione e consentendo una guida precisa al chiuso anche per quanti non dispongono della vista e dell’udito. Mentre infatti gli attuali sistemi di navigazione sono basati, ad imitazione di quelli per uso automobilistico, sull’impiego di mappe visuali e indicazioni audio, inadatte quindi per le persone con handicap visivo e uditivo, la soluzione sviluppata dai due partner tecnologici va a superare queste limitazioni attraverso l’integrazione della navigazione tramite feedback sensoriali e localizzazione ibrido-geomagnetica ad alta precisione.

E mentre in Calabria, cenerentola economica d’Europa, la disoccupazione viaggia al 21,6%, con picchi del 55% fra i giovani, questo gruppo di intraprendenti quarantenni – pronti cinque anni fa a lasciare il precedente lavoro per lanciarsi nella grande sfida dell’innovazione – è riuscito a proiettarsi, e a proiettare l’immagine della propria terra, nell’agone internazionale dell’high tech, “a dimostrazione del fatto – ha sottolineato D’Aquila – che anche qui si può fare innovazione: un segno di grande riscatto, alla faccia di chi ci considera Terzo mondo”.

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