Castel del Monte, in Puglia. Alla scoperta dei Siti UNESCO del Sud Italia con RAI e Treccani

di Redazione FdS

L’Italia è il Paese che detiene al mondo il record di maggior numero di siti inclusi dall’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) nel Patrimonio dell’Umanità. Sono infatti ben 55 i siti italiani compresi nella lista (World Heritage List) aggiornata al 2019, la quale include le aree registrate come patrimonio mondiale in base ai precisi criteri stabiliti dal Comitato della Convenzione sul patrimonio mondiale, documento adottato dalla Conferenza generale dell’UNESCO il 16 novembre 1972.  Quarantuno sono invece le candidature volte attualmente ad ottenere l’ambito riconoscimento. Ciò che accomuna i siti presenti nella lista è la loro eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. A questi luoghi, di acclarata rilevanza internazionale, la RAI in accordo con il Mibact, così come l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, hanno dedicato un ciclo di spettacolari video tra i quali Famedisud ha selezionato quelli relativi ai siti del Sud Italia per proporveli con cadenza periodica. I 2 video di apertura sono dedicati al sito pugliese di Castel del Monte (Andria) [Guarda i video in HD, a 720p o a 1080p].

CASTEL DEL MONTE [sito UNESCO dal 1996]

In Puglia, a 540 metri sul livello del mare, in cima a una boscosa collina dell’altopiano delle Murge Occidentali, sorge uno dei castelli più affascinanti e misteriosi del Medioevo. Costruito per volontà dell’imperatore Federico II di Svevia, sovrano illuminato che nel XIII secolo resse le sorti del meridione italiano, la sua storia ha inizio nel 1240, anno in cui il sovrano incaricò Riccardo da Montefuscolo, Giustiziere di Capitanata, di edificare un castello presso la chiesa di Sancta Maria de Monte. Ne derivò un capolavoro di perfezione e armonia architettonica basato su una straordinaria fusione di elementi culturali e simbolici che, nella sua unicità, lo ha fatto ritenere meritevole di particolare tutela e promozione da parte dell’UNESCO. Nel video prodotto dalla RAI, questo edificio straordinario viene presentato con un approccio che punta sulla forza evocativa della narrazione, mentre il video di Treccani, più lungo e di taglio più documentaristico si affida alla guida d’eccezione di Franco Cardini, storico specializzato nello studio del Medioevo, professore ordinario presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane (Sum | Firenze, Napoli), membro del Consiglio scientifico della Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino, Direttore di Ricerca presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow presso la Harvard University.

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