Capo Colonna. Le associazioni inviano un esposto alla Procura. Il sindaco di Crotone attacca il ministro Lanzetta

Calabria - Area del Foro Romano di Capo Colonna, Crotone - Image source: Fb Piazza Villaroja

Calabria – Area del Foro Romano di Capo Colonna, Crotone – Image source: Piazza Villaroja facebook page

di Redazione FdS

Dopo le proteste delle associazioni “Gettini di Vitalba” e Sette Soli, i presidi diurni e notturni di cittadini crotonesi sull’area archeologica di Capo Colonna, le richieste di chiarimenti da parte del ministro dei beni Culturali Dario Franceschini, le dichiarazioni rassicuranti della sovrintendente Elisabetta Bonomi e le dissociazioni del Comune di Crotone e del parroco del Santuario della Madonna di Capo Colonna, il caso sollevato dalla cementificazione “autorizzata” del Foro Romano emerso di recente da scavi nei pressi del Santuario, ha assunto oggi un nuovo risvolto.  Secondo una nota stampa diffusa da Linda Monte, presidente dell’associazione “Gettini di Vitalba”, i cittadini che da mesi stanno tentando di richiamare l’attenzione sulle pesanti manomissioni di cui sarebbe vittima l’area archeologica di Capo Colonna, hanno deciso di presentare un esposto alla magistratura affinché sia fatta chiarezza. Ecco cosa si legge nella nota:

Anche questa volta gli interventi incomprensibilmente autoritari nei confronti dell’immenso patrimonio storico/archeologico della città di Crotone, conosciuto e studiato nel mondo intero, non lasciano altra scelta. Le associazioni Gettini di Vitalba e Sette Soli, ininterrottamente impegnate per aiutare la conoscenza e la tutela del bene comune, chiedono in un esposto alla Magistratura, depositato stamattina, di fare chiarezza intorno alle pesanti manomissioni nell’area archeologica di Capo Colonna. Oltre all’assurda distesa cementizia praticata in questi giorni ricoprendo importantissimi e visibilissimi resti del foro romano, nell’area antistante la chiesa, si è proceduto – per predisporre una discutibile copertura – a trivellare l’area termale – sempre di epoca romana – dove sono custoditi oltre tutto preziosissimi mosaici. L’utilizzo di strumenti meccanici e il passaggio ininterrotto di betoniere proprio in zona assolutamente vietata anche ai pedoni, fanno supporre, data la fragilità del sito, ad irreparabili rovine. Si spera, viste le procedure progettuali ed operative come sempre tenute nascoste alla cittadinanza, di ottenere dall’autorità giudiziaria,chiarezza e rassicurazioni e se danni sono stati arrecati, finalmente qualcuno ne paghi il prezzo. Quel che accaduto a Capo Colonna ferisce l’animo di tutti, luogo caro oltre che per la storia millenaria, anche per l’affetto sconfinato per Maria, la Madonna, appunto, di Capo Colonna.

Sulla stessa vicenda, la giornata di oggi ha avuto anche un altro protagonista: il sindaco di Crotone Peppino Vallone. Dopo la lettera che il ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta ha fatto recapitare al collega Franceschini invitandolo ad approfondire il caso Crotone e le modalità di gestione dell’area archeologica di capo Colonna, il primo cittadino ha deciso di attaccarla pubblicamente in una sua piccatissima missiva indirizzata al premier Matteo Renzi nella quale si legge:

“Considero la recente esternazione della ministro Maria Carmela Lanzetta, rispetto a quanto si sta verificando nel sito archeologico di Capocolonna, improvvida, inaccettabile, imprudente e offensiva. Chiunque ricopra incarichi istituzionali, ed un ministro della Repubblica in particolare, ha il dovere di conoscere fatti e circostanze prima di emettere giudizi generici fondati sul sentito dire e non sulla conoscenza specifica di fatti. Così si ragiona al mercato, non nelle stanze dove si ricoprono importanti incarichi istituzionali dello Stato.

Lo dico con chiarezza, sig. presidente del Consiglio, non mi sento rappresentato da questo ministro. Lanciare accuse generiche ed immotivate, senza averne una diretta conoscenza, senza sentire le istituzioni locali è un grave segnale di pressappochismo istituzionale e politico. Le esternazioni gratuite ed infondate del ministro non fanno che alimentare un clima altamente confuso senza portare nessun contributo in termini di chiarezza che ci si aspetterebbe da un rappresentante del Governo. Lo sostengo con profondo rammarico ma anche con assoluta consapevolezza: appare evidente che il ministro è inadeguato al ruolo istituzionale che ricopre”.

Peppino Vallone – Sindaco di Crotone

E’ evidente che Vallone ha voluto reagire alle dure critiche mosse ieri dalla Lanzetta al Comune di Crotone, tacciato di “scarsissima attenzione e considerazione delle proprie ricchezze culturali”. Mentre dunque si inaspriscono i toni della polemica, la cittadinanza e le istituzioni nazionali si stanno mobilitando per difendere un patrimonio archeologico che per decenni è rimasto privo di qualsiasi valorizzazione. Per domani mattina alle 11,00 è infatti prevista la manifestazione #salviamocapocolonna alla quale gli organizzatori, servendosi di facebook, hanno invitato migliaia di persone. Piccoli, ma importanti segni di una presa di coscienza che si spera possa estendersi all’intera Calabria la quale proprio nelle sue risorse culturali e ambientali, oltre che nella feconda intelligenza di tanti cittadini ancora privi di voce, può sperare di piantare il miglior seme del proprio futuro.

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