Alle origini del gusto. Una mostra in Piemonte racconta le abitudini alimentari di Pompei e dell’Italia antica

pompei-mostra

di Redazione FdS

Dal 6 marzo al 5 luglio 2015 si tiene al Palazzo Mazzetti di Asti, in Piemonte, la mostra “Alle origini del gusto. Il Cibo a Pompei e nell’Italia antica”, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Fondazione Palazzo Mazzetti, curata da Adele Campanelli e Alessandro Mandolesi. L’esposizione conduce il visitatore in un viaggio alle origini del comportamento alimentare italiano. Partendo dall’invito a un banchetto di età romana in un itinerario a ritroso nel tempo, anche attraverso approfondimenti su alcuni significativi prodotti della terra (grano, olio, vino), si compone un quadro esaustivo delle abitudini alimentari e produttive dei popoli antichi che vissero in Italia.

Affresco con scena di banchetto, da Pompei

Affresco con scena di banchetto, da Pompei

Sale tricliniari, cucine, scorci di campagne coltivate, mercati animati con botteghe e macelli vengono narrati da voci fuori campo, luci, suoni e odori, a cui si accompagnano presentazioni video, che – come ologrammi – fluttuano nel vuoto attorno alle opere. I supporti multimediali della mostra offrono al visitatore una possibilità in più per comprendere le attività e le abitudini alimentari dei Romani, tra le più conosciute grazie all’incredibile abbondanza di fonti scritte e materiali.

Un’impostazione innovativa e originale basata sull’incontro fra archeologia e tecnologia dove le ricostruzioni delle attività e delle consuetudini alimentari dei Romani focalizzeranno, di volta in volta, situazioni singolari relative alle altre importanti civiltà che si sono sviluppate sul territorio italiano: dai Greci agli Etruschi, fino agli Italici. Le conoscenze sulla produzione e sulla cucina romana, e in parte anche greca ed etrusca, sono vaste e basate su fonti di natura molteplice: letterarie, archeologiche, paleo-ambientali. I testi scritti in particolare sono numerosi: si cita a titolo esemplificativo il noto manuale di ricette pervenutoci sotto il nome di Apicio, o la cena di Trimalcione nel Satyricon di Petronio oppure la Edifagetica di Archestrato di Gela, una specie di prima guida gastronomica del mondo antico, ma l’elenco potrebbe continuare a lungo. Notevole anche il corpus delle informazioni fornite dall’archeologia, soprattutto la quantità di dati dall’area vesuviana: Pompei, Ercolano e Stabia centri seppelliti dall’eruzione del 79 d.C. restituiscono rappresentazioni figurate, ambienti completi di arredamenti, impronte di coltivazioni, reperti botanici, zoologici e anche veri cibi carbonizzati.

L’idea di una mostra ad Asti sull’alimentazione nel mondo antico si ispira alle linee guida dell’Expo 2015 di Milano: “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”, quando ricordano che “la qualità e la genuinità del cibo vanno di pari passo con la tradizione consolidata nelle attività di coltivazione e di allevamento dei popoli e delle comunità locali, frutto di esperienze millenarie sulle quali oggi si innestano forti innovazioni scientifiche e tecnologiche”. Oggi come in passato, il cibo è uno dei principali fattori che qualificano una civiltà, strettamente connesso alla sfera sociale e religiosa, concorre alla creazione del senso di appartenenza e a quella che definiamo “identità culturale”, e da lì alla comunicazione interculturale.

La mostra, posta sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Piemonte e della Provincia di Asti, è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Fondazione Palazzo Mazzetti, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, la Soprintendenza Speciale per Pompei Ercolano e Stabia e la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli e il Comune di Asti; si avvale della collaborazione di Civita per l’organizzazione e la comunicazione; il catalogo è edito da Marsilio.

Diverse le attività che accompagneranno la mostra: visite guidate e attività didattiche, conferenze su tematiche legate all’alimentazione, laboratori gastronomici di archeo-cucina, cene a tema presso i ristoranti convenzionati e creazioni di artisti contemporanei presso il bookshop della sede espositiva.

Piatti di pesce dall'area archeologica di Paestum, V° sec. a.C.

Piatti di pesce dall’area archeologica di Paestum, V° sec. a.C.

Palazzo Mazzetti, Asti
C.so Vittorio Alfieri, 357
Orario visite: da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30
Lunedì chiuso ad eccezione di lunedì 6 aprile
La chiusura della biglietteria è prevista un’ora prima
Biglietti: comprensivi del servizio prenotazione e della visita a Palazzo Mazzetti
€ 10,00 intero; € 8,00 ridotto per gruppi superiori alle 15 unità, maggiori di 65 anni, titolari di apposite convenzioni; € 6,00 ridotto per minori di 18 anni; € 3,00 ridotto speciale per scolaresche delle scuole elementari, medie e superiori; Gratuito per minori di 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per scolaresca
Info e prenotazioni (facoltative): 199.15.11.21 (dall’estero 02.89096942)
www.palazzomazzetti.it

IL LUOGO

Rispondi

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono segnalati *

*

Torna su